Ritratto semiserio di un autore geniale.
MIRKO
Allontanato immediatamente dalle vicinanze di Pierpaolo si trova catapultato, contro la sua volontà, al primo banco. Qui passa le giornate una tantum venendo molestato dai grattini delle sorelle Servidei, spesso e volentieri molestando Raffaella. Si spegne quando la sua penna tic-tac gli viene sostituita con una banalissima e anonima Bic.
Trova comunque il coraggio e la forza di riprendersi, e torna in campo più agguerrito che mai. Aiutato anche dalla sua voce soave ben presto assurge a ruolo di disturbatore ufficiale delle lezioni, rintronando i propri compagni con idiozie pari solo alle promesse elettorali del Berlusca. Per fortuna della classe le baggianate che destina alla totalità degli astanti sono soltanto un terzo di quelle che è costretta ad udire quella pora donna di Raffaella.
Come se non gli bastasse essere ripreso continuamente da tutti i docenti del corso, l’ultimo giorno riesce a togliersi lo sfizio di farsi redarguire anche dal portiere, la cui voce fino ad allora rimaneva ignota.
A breve chiamata a Francesco the Pope per chiedere canonizzazione e beatificazione di Raffaella.
COGLIONE
RAFFAELLA
Alla richiesta della tutor di esibire un documento di riconoscimento,
estrae dal portafogli la tessera dell’iscrizione all’ordine dei
giornalisti. Basterebbe questo per spiegare di che pasta è fatta. Fedele
al primo banco, è costretta a sopportare i continui disturbi del suo
compagno di banco, senza per questo perdere concentrazione e pazienza.
Quest’ultima scompare solo sulla riflessione in merito alla Segreteria.
Quando nell’aula si diffonde un dubbio, sente costantemente addosso gli occhi bramosi di sapere della classe. Spesso e volentieri scavalca, con merito, il ruolo dei formatori.
Quando nell’aula si diffonde un dubbio, sente costantemente addosso gli occhi bramosi di sapere della classe. Spesso e volentieri scavalca, con merito, il ruolo dei formatori.
PROFESSIONALE
ALESSANDRO
Il bastian contrario del gruppo. Difende le sue idee a spada tratta noncurante dell’ ”ostilità” e del malcontento della classe. Si erge a difensore della morale sud-americana e a censore del femminismo, specie per quanto riguarda le donne poliziotto. Interpreta magistralmente il ruolo di provocatore sorridente e un po’ beffardo che manda in tilt il sistema nervoso di più di un formatore, Fadda su tutti.
A breve sarà organizzata una gita presso la sua abitazione per ammirare estasiati la ormai celeberrima tendina da bagno.
INCONTENIBILE
MATTEO
Basterebbe soffermarsi sulla disposizione dei posti per fargli vincere il premio Eroe del corso. È il più vicino alla finestra, e per questo bombardato costantemente da odori nauseabondi e da un indistinto fracasso infernale il cui solo rumore riconoscibile è la sigla del TG 2 mattutino. La locazione però gli permette di isolarsi il più possibile dalla lezione e dietro i suoi occhiali scruta imperturbabile i-phone e giornali.
MIMETICO
DARIA
Faccia da eroina buona della favole. Laureata in Economia si ritrova quasi per caso in un corso di comunicazione frequentato per la totalità da gente laureata in Lettere e che per questo non sa dove l’ordine la disciplina e la costanza mentale siano di casa.
Dopo un primo, breve, periodo d’adattamento si lascia travolgere anche lei dal flusso comunicativo della classe, senza perdere educazione e rispetto. Unica pecca: non gli abbiamo mai visto le braccia.
ADEGUATA
ELISA
È in lizza fino all’ultimo con Matteo per il premio Eroe del corso. Ogni giorno la sua sveglia è la prima a suonare in vista del lungo viaggio nella terra di mezzo per raggiungere la sede. Ci prende gusto e per questo decide di raggiungere Via Manlio vattelaapesca nonostante il corso sia a Via Napoleone III.
Rimarranno impressi nella memoria i suoi iniziali “scambi d’opinione” con Pierpaolo. È costretta dal suo vicino di banco a cambiare gusti in materia di caramelle. In cinque mesi cambia taglio 20 volte (che gli donano tutti), facendo interrogare la classe sulla velocità della ricrescita dei suoi capelli, fino a giungere ad una mezza conclusione: inizialmente aveva la parrucca. Salva la classe da due ore di Castelli grazie alle sue slide.
GENEROSA
PAOLO
Inizialmente i suoi capelli lunghi coprono i tre quarti del suo viso, lasciandone fortunatamente libera la bocca. Grazie ad essa allieta le giornate della classe tramite la sua risata incontenibile e contagiosa. Viziato dalla sua cara compagna di banco Elisa in tema di caramelle è però costretto a subire la legge del contrappasso che consiste in una drammatica e continuativa violenza fisica perpetuata ai suoi danni, in special modo da Carlotta. I formatori troppo impegnati a parlare di violenza sulle donne e convenzione di Istanbul tacciono però su questo sopruso.
La sua casa è la sede organizzativa del gruppo. Famose le rimpatriate nel suo terrazzo dove, come direbbe “qualcuno”, si beve un po’ troppo vino.
DISPONIBILISSIMO
LAURA
Il primo giorno mangia Alessandro perché confonde Palestina e Israele dimostrando immediatamente di avere due palle così. Con il tempo si apre sempre più facendo finire nel dimenticatoio l’idea iniziale che fosse figlia illegittima della Castelli. Pesa su di lei un’assenza di circa due settimane assolutamente ingiustificata nella quale la presenza più forte nell’intera aula è proprio la sua assenza. Chiude il cerchio da dove era partita: mangiando. Questa volta un tiramisù! Compagna di merende.
QUADRATA
PIERPAOLO
L’amalgama. Svogliato più di Charlie Brown, simpatico più di Walter Matthau, di cui in un certo senso conserva anche il fascino. Pilastro inamovibile più di quelli del Partenone ateniese, spetta a lui il compito di tenere alto il morale della ciurma. Per la maggior parte del tempo gioca a Ruzzle o traccheggia con il nuovo cellulare tecnologico di cui consuma la batteria per sentire ottima musica (dice lui), cantando e fischiettando, auricolari all’orecchio, davanti agli occhi basiti dei formatori. Sembra non essere mai lì ed invece più spesso di quel che sembri se ne esce con perle di rara saggezza e cultura. Epica la citazione da Tucidide delle due navi ateniesi in viaggio per Mitilene. Incurante dei richiami e reclami che gli vengono dall’intero corpo docente (?) li sbeffeggia con tanto garbo ed ironia che finisce per essere amato anche da loro.
“Mi scusi…ma sulla maglietta ha scritto molto realmente bagnato?”
Sui capelli preferisco tacere.
MATTATORE
GIADA
Donna di spessore. Impegnata sul sociale, fautrice della pace e del vivi e lascia vivere, conquista un posto nel mio cuore grazie ad una conversazione su whattsapp di cui ora non posso svelare i contenuti.
Riesce a completare brillantemente la formazione anche se il suo desiderio era quello di un corso esclusivamente condotto dalla Bartolini. Finisce però con un grave rimpianto: non essere mai riuscita ad assaggiare la pizza della direttorA di “Noi donne”.
Non può essere dimenticato il fatto di aver clamorosamente pisciato il suo amato partner per rimanere a bere del buon vino in nostra compagnia.
Unico dato irrisolto: più bella la sua storia fotografica o le foto della sua vacanza?
FOTOGRAFA
CHIARA P.
Arrivata con un paio di lezioni di ritardo sembrava aver sbagliato luogo durante la ricerca delle audizioni per la conduzione di un giornale radio.
Per fortuna della classe, indi anche sua, il corso si è svolto in estate e quindi lo spostamento d’aria prodotto dal continuo volteggiare dei suoi capelli ha finito per rivelarsi oltremodo piacevole.
Sempre una parola carina e gentile per gli altri, gli elementi più beceri della classe hanno cercato di corromperla portandola sulla cattiva strada delle parolacce, riuscendo alla fine nel loro intento. Una volta ha detto CAZZO. Giuro.
In quanto a comunicazione, anche lei con Raffaella, avrebbe potuto tranquillamente ottenere la cattedra del corso.
Rimane pietra miliare la sua capacità di mentire, espressa in tutta la sua pienezza durante la valutazione intermedia del corso con la dottoressa Castelli, nella quale si esibisce in una prestazione fono-fonetica degna del miglior zagaia.
Tutti gli dobbiamo qualcosa, perché ha reso le lezioni sulla sicurezza meno pesanti avendo mandato in evidente stato confusionale Scardellato.
Purtroppo il mistero dei pappagalli che volano liberi per casa rimane tutt’ora irrisolto.
GENUINA
FEDERICA
Piercing e rasta dietro ai capelli dà l’idea della giovane ribelle. In realtà è una delle più silenti durante le lezioni. Passa però gran parte di esse sbuffando per la chiara rottura di scatole o cercando passatempi alternativi tra cui il preferito rimane senz’altro il torneo di “nomi cose animali città”. Palesa più volte la felicità di essersi trovata in questo gruppo ma ogni volta che le si propone di uscire un impegno previsto o imprevisto la obbliga a dover declinare. Cosciente dei dubbi sempre maggiori intorno alla sua affermazione, dimostra la sua vicinanza col cuore, preparando e mangiando, a casa, un ciambellone in contemporanea con chi stava mangiando un tiramisù da Pompi.
Fuori dagli schemi della multimedialità rifiuta Facebook e Whattsap, e per questo ha tutta la mia stima.
Unica pecca: c’ha il fidanzato della laz…
OSTINATA
CHIARA F.
Si sa che le Chiare vanno sempre in coppia, e per questo decidono di presentarsi entrambe lo stesso giorno. A volte sembra un cartoneanimato, ma non è per niente fessa.
Creatrice di un qualcosa che ha condizionato la vita di tutti noi, e che a me l’ha rovinata specie nei giorni di lavoro in cui ho la musica sparata nelle orecchie per 8 ore.
Ha conquistato un posticino nel mio cuore malandato.
AMICA
FRANCESCO
Il piccolino del gruppo. Conquista tutti con la sua tenerezza e le sue t-shirt scintillanti. Sempre attento e pronto al confronto, purchè sia su un rapporto paritario. È lui a suggerire e ad organizzare la prima uscita extra-corso grazie al Rainbow Bar.
Informato in maniera egregia ci tiene a puntualizzare e a chiarire esattamente i termini della questione.
Due pecche: la non eccelsa capacità di orientarsi per il centro di Roma e l’eccessiva puntualità fanno sì che si presenti all’appuntamento di San Lorenzo con mezz’ora di anticipo mentre tutti gli atri lo fanno con un’ora di ritardo.
PUNTUALE
MARICA
Nel gergo calcistico rispecchierebbe appieno l’acquisto nel mercato riparatore di Gennaio, che serve per puntellare e completare la rosa. È una delle ultime arrivate in ordine cronologico ma la sua capacità di “donna- spogliatoio” la fa inserire immediatamente all’interno del gruppo. Discreta e silenziosa durante l’orario delle lezioni, abbandona almeno in parte questo suo modo d’essere nelle relazioni interpersonali.
Porta purtroppo con sé ancora il peso del sogno adolescenziale infranto: quello di fare la ballerina. Non si spiegherebbe altrimenti il numero spropositato di danzatrici inserito durante le conversazioni whatssappistiche.
LEGGIADRA
TANIA
Una delle componenti del duo Servidei, che farebbe crepar d’invidia le Kessler. Seria attenta impeccabile consuma litri e litri d’inchiostro per redigere i suoi appunti che vanno a formare l’antologia omnia del corso. Antologia che, in numero di pagine, supera da sola l’intero corpus di appunti della classe con annessi e connessi fogli di torneo “nomi cose animali città”, promemoria, appunti fancazzistici, ricette culinarie, e chi più ne ha più ne metta, prodotti durante lo svolgimento del corso.
Se nei vostri incubi peggiori verrà a farvi visita un porta-banane, sapete a chi rivolgervi.
Spruzza continuamente risate e serietà.
GEYSER
CARLOTTA
Proverbiale la sua costanza nell’assenza. Si difende da queste ignobili e gratuite calunnie affermando di essere una ferrea sostenitrice delle lezioni all’aperto, che frequenta assiduamente lungo tutto il litorale laziale.
Riesce quasi nell’impresa di essere una presenza assolutamente sconosciuta per Scardellato, battendo tutti i record d’assenteismo detenuti dai lavoratori statali.
Accolta con gioia, quasi come una visione, le sue rare presenze sono però macchiate da episodi di violenza selvaggia ai danni dell’indifeso Paolo.
Le sue apparizioni sono così fugaci da muoversi in un sottile limbo tra tangibile e intangibile.
C’è chi giura di aver visto il suo fantasma aggirarsi per i corridoi del Crasform.
Va in parte giustificata perché affetta da una grave patologia: l’Astemismo.
ALEATORIA
SIMONA
Guest star. Per sua fortuna è “costretta” ad abbandonare ben presto il corso causa combinazione astrologica perfetta, botta di culo, capacità personale, oceani in piena, fulmini e tempeste. Trova lavoro. Nel breve periodo trascorso al Crasform riesce a farsi ben volere da tutti.
Un po’ per colpa sua, molto per colpa nostra, la si perde un po’ di vista.
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